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Italia v Australia, presentata ad Udine la sfida del prossimo 8 novembre al Bluenergy Stadium

Biglietti in vendita su Ticketone La città di Udine è pronta ad accogliere nuovamente il grande Rugby Internazionale ed oggi, presso Palazzo Morpurgo nel centro della città friulana, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del test match che si giocherà in città al Bluenergy Stadium il prossimo 8 novembre contro l'Australia; gara valevole per le Quilter Nations Series 2025. Il calcio d'inizio è fissato alle 18.40 e la partita si potrà seguire anche in simulcast su Sky Sport/Rai2. Il Bluenergy Stadium sarà, quindi, teatro del primo test match dell'autunno internazionale della Nazionale Italiana, un anno dopo la gara giocata sempre in Friuli-Venezia Giulia contro l'Argentina; gli Azzurri, poi, sfideranno il 15 novembre all’Allianz Stadium di Torino i Campioni del Mondo in carica del Sudafrica, mentre sabato 22 novembre i ragazzi di coach Quesada chiuderanno la finestra internazionale contro le Samoa al “Luigi Ferraris” di Genova. I biglietti per le Quilter Nations Series sono già in vendita su federugby.ticketone.it.Alessandro Venanzi, vicesindaco della città di Udine, ha fatto gli onori di casa aprendo la conferenza stampa dichiarando: «Quella con l’Australia è la seconda partita prevista dall’accordo sottoscritto con la Federazione Italiana Rugby per portare la Nazionale a Udine, e possiamo dire che questi appuntamenti hanno dato risposte più che positive. Alberghi, ristoranti, locali e attività commerciali hanno accolto migliaia di appassionati, creando un clima di festa che ha animato l’intera città. Manifestazioni nazionali di questo livello generano un indotto economico importante, con benefici concreti per il turismo, la ristorazione, il commercio e i servizi locali, contribuendo alla crescita economica complessiva della città. Grandi eventi come Italia-Australia hanno un forte potere attrattivo, portando a Udine persone da tutto il Friuli Venezia Giulia, da fuori regione e anche dai Paesi vicini, offrendo così un’importante occasione di promozione turistica e di valorizzazione del territorio. L’auspicio è che, proprio alla luce di questo successo, si possa rinnovare la collaborazione con la FIR e garantire un impegno continuativo della Nazionale a Udine, così da consolidare nel tempo questo appuntamento e renderlo un punto di riferimento per tutti gli appassionati di questo sport.»E', poi, intervenuto il Vicepresidente e Assessore regionale alla cultura e allo sport, Mario Anzil: «Grazie all’accordo triennale tra la Federazione Italiana Rugby e la nostra Regione, con la collaborazione di Udinese Calcio - ha affermato il Vicepresidente e Assessore regionale alla cultura e allo sport Mario Anzil - siamo orgogliosi di ospitare in Friuli Venezia Giulia, e in particolare a Udine, una partita degli Azzurri del rugby fino al 2026. Abbiamo convintamente voluto fare questo investimento per il futuro, che crea un importante indotto e opportunità per il territorio. Stiamo lavorando con la Federazione per far crescere ancora questo percorso nei prossimi anni e per consolidare un polo stabile del rugby, capace di attrarre pubblico e di promuovere i valori educativi dello sport. La Regione sostiene convintamente i grandi eventi di rilievo internazionale non solo perché sono motore di sviluppo e stimolano la pratica sportiva tra i giovani, ma anche perché raccontano al nostro Paese e al mondo l’eccellenza del Friuli Venezia Giulia.».Da parte della Federazione Italiana Rugby era presente il consigliere FIR, Silvia Pezzati; figura storica del rugby femminile nazionale ed internazionale, ora nella squadra di lavoro federale: «Porto i saluti del presidente della Federazione Italiana Rugby, Andrea Duodo. Ringrazio le istituzioni per il supporto e per la promozione. Questa serie di test sono importantissime per la crescita e lo sviluppo del movimento rugbistico a 360°. In questo contesto, quindi, ritengo fondamentale il ruolo dei tifosi, importante a livello di promozione del mondo ovale. L'accordo triennale con Udine è una grande opportunità di dare continuità e promozione sul questo territorio che, già nel 2024, ha risposto in maniera incredibile. Ci auguriamo di ripetere i numeri della passata edizione. Anzi di provare a miglioraci ulteriormente».Chiara Dazzan, assessora del Comune di Udine, ha continuato sottolineando l'aspetto coinvolgente degli eventi ovali che invaderanno la città a contorno della partita. Un modo per coinvolgere tifosi, appassionati e neofiti verso il mondo del rugby e delle sue tradizioni: «È sempre un piacere ospitare la Nazionale Italiana, in qualunque disciplina, e lo è ancor di più quando attorno alla partita vengono organizzate iniziative con una ricaduta così positiva sulla comunità. Per quattro giorni il centro città si animerà grazie al Villaggio del Rugby in Piazza XX Settembre, con attività dedicate ai bambini e il coinvolgimento delle scuole: un segnale di attenzione verso i più giovani e di promozione dei valori di questo sport. Il giorno della partita, già dal primo pomeriggio, sarà attivo anche il Villaggio del Terzo Tempo intorno allo stadio, con la partecipazione di operatori locali, per offrire ai tifosi un luogo di incontro e festa nel segno del rispetto e della convivialità. Siamo lieti che lo Stadio Friuli sia stato destinato anche al rugby in questi anni e, in occasione di questo ultimo appuntamento contro l’Australia, ci auguriamo che oltre alla grande festa sugli spalti arrivi anche un risultato sportivo di alto livello.».Andrea Marcon, neo eletto presidente del CONI FVG, ha poi dichiarato: «Eventi come questo valorizzano in maniera importante tutto il movimento sportivo regionale. Già nella passata stagione è stato bello il test match, ma anche tutto il contorno che è sicuramente servito per valorizzare, promuovere e fidelizzare tutto il movimento rugbistico. Regionale e non solo. Le aspettative sono alte e spero anche che il risultato sul campo vada in favore degli Azzurri».Emanuele Stefanelli, presidente regionale del Comitato FIR FVG, uno degli organizzatori di questo evento, ha concluso la conferenza stampa dichiarando: «Eventi come questo servono per valorizzare il movimento ovale. Stiamo cercando di promuovere il tutto nel miglior modo possibile e spero che la risposta sia uguale se non migliore della passata stagione. Il nostro volere è migliorarci ulteriormente e cercheremo di garantire sempre il massimo della professionalità; vogliamo continuare su questo trend e cercare di essere sempre più presenti nel tessuto sportivo regionale. Stiamo tutti lavorando per questo obiettivo».
22 Settembre 2025 - 10 ore fa
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Guinness Sei Nazioni 2026, aperta la vendita dei biglietti per le gare in trasferta dell’Italia

Roma – La stagione internazionale del grande rugby sta per iniziare. Nell’edizione 2026 del Guinness Sei Nazioni saranno tre le gare in trasferta per la squadra guidata da Gonzalo Quesada. La prima partita fuori casa è in calendario sabato 14 febbraio alle 14.10 (locali) all’Aviva Stadium di Dublino contro i padroni di casa dell’Irlanda, match valido per la seconda giornata del torneo. Una settimana più tardi – domenica 22 febbraio alle 16.10 – l’Italia tonerà a giocare a Lille, contro la Francia nella terza giornata del Sei Nazioni, dove nel 2024 solo il palo ha negato agli Azzurri uno storico successo contro i Transalpini nella partita che terminò in pareggio. Chiusura del torneo per l’Italia in calendario a Cardiff – contro il Galles nella quinta ed ultima giornata – sabato 14 marzo alle 16.40 (locali) nell’iconico Principality Stadium, considerato uno degli stadi più affascinanti nel panorama sportivo mondiale, dove gli Azzurri sono reduci da due successi consecutivi nel 2022 (prima volta in assoluto) e 2024. I biglietti per le partite in trasferta dell’Italia – nel Guinness Sei Nazioni 2026 – sono disponibili dalle 11 di oggi, lunedì 22 settembre, al seguente link Il calendario dell’Italia nel Guinness Sei Nazioni 2026 (orari CET)I giornata – sabato 7 febbraio, ore 15.10Italia v ScoziaII giornata – sabato 14 febbraio, ore 15.10Irlanda v ItaliaIII giornata – domenica 22 febbraio, ore 16.10Francia v ItaliaIV giornata – sabato 7 marzo, ore 17.40Italia v Inghilterra V giornata – sabato 14 marzo, ore 17.40Galles v Italia
22 Settembre 2025 - 15 ore fa
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Michele Lamaro e Federico Ruzza ospiti dell’Udinese nella quarta giornata della Lega Serie A di calcio

Udine – Il Bluenergy Stadium di Udine ospiterà l’esordio della Nazionale Italiana Maschile nelle Quilter Nations Series il prossimo 8 novembre alle 18.40 contro l’Australia. Nella serata di ieri – sabato 20 settembre – lo stadio friulano ha vissuto un anticipo dedicato alla palla ovale. In occasione di Udinese-Milan, partita valida per la quarta giornata della Serie A di calcio, Michele Lamaro – capitano dell’Italrugby – e Federico Ruzza sono stati ospiti nel pre-partita. Entrambi gli atleti, appassionati di sport a 360 gradi, sono stati coinvolti in alcune attività all’interno dello stadio in promozione di Italia-Australia – primo match degli Azzurri nella finestra internazionale di Novembre 2025 – per poi partecipare allo studio pre-partita in diretta su Sky Sport prima assistere al match serale tra i padroni di casa e il Milan.
21 Settembre 2025 - 2 giorni fa
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Lo staff della Nazionale Italiana Maschile in campo con i club della Toscana

Viareggio (Lucca) – Weekend di lavoro a 360 gradi per lo staff della Nazionale Italiana Maschile che in Toscana ha incontrato i club del territorio proseguendo la programmazione verso le Quilter Nations Series che vedranno l’Italia protagonista a Udine, Torino e Genova nella prossima finestra internazionale di Novembre. Viareggio ha ospitato la prima riunione stagionale di tutto lo staff al completo della Nazionale Italiana Maschile nella giornata di giovedì 18 settembre. Dopo aver concluso la prima giornata di lavoro, lo staff tecnico dell’Italrugby – insieme ai preparatori atletici – ha raggiunto lo stadio Ferracci, casa dei “Titani Rugby”, accolti da oltre 100 persone divise tra tecnici e giovani atleti Under 18. Prima parte del pomeriggio dedicato ad un lungo incontro improntato sullo scambio di esperienze e gestione del gruppo tra i tecnici territoriali e lo staff tecnico guidato da Gonzalo Quesada che, successivamente, ha svolto una seduta di allenamento portando la base della struttura del lavoro che viene svolto con la Nazionale Maschile a disposizione dei ragazzi presenti in rappresentanza di quasi tutti i club del territorio toscano. “L’entusiasmo che abbiamo visto sul campo da parte dei ragazzi presenti è incredibile. Il rugby è anche questo: dare prima di ricevere. Siamo stati tutti giovani atleti e ci siamo divertiti tantissimo con i nostri compagni di squadra nei nostri club di appartenenza quando eravamo adolescenti. I tecnici della Nazionale ricoprono un ruolo importante ed è fondamentale essere a disposizione dei club territorio per condividere esperienze, fare brainstorming e crescere tutti insieme. Ho partecipato in prima persona ad altre due giornate a Napoli e Benevento, lo scorso aprile, e ho conosciuto nuove persone e ho toccato con mano la passione e l’impegno che costantemente mettono i tecnici dei club, i giovani atleti e i rispettivi genitori che sono sempre presenti per sostenere la passione dei propri figli. E’ un piacere poter essere di supporto per il movimento italiano” ha dichiarato Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Maschile. "Grande soddisfazione per l’incontro tecnico tenuto oggi dal Commissario Tecnico della Nazionale Maggiore Gonzalo Quesada presso lo Stadio Ferracci di Torre del Lago. È stato un momento prezioso di confronto e crescita per tecnici e giocatori provenienti da tutta la Toscana, che hanno potuto vivere un’esperienza formativa di altissimo livello Ringrazio lo staff della Nazionale per la disponibilità e l’attenzione dimostrata: iniziative come questa rafforzano il legame tra il territorio e la squadra azzurra e sono uno stimolo importante per tutto il movimento toscano” ha sottolineato Edoardo Barcaglioni, Presidente del Comitato Regionale FIR Toscana. Terminato il lavoro a Viareggio, Gonzalo Quesada si è spostato a Prato per presenziare all’inaugurazione del campo “Carlo Montano” accolto da centinaia di persone tra tecnici, giovani rugbisti e appassionati di rugby. Nella mattinata di sabato – a completamento dell’impegno dello staff e del Commissario Tecnico nel territorio toscano – Gonzalo Quesada ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della stagione del rugby toscano presso la Sala D’Arme a Palazzo Vecchio a Firenze.
20 Settembre 2025 - 3 giorni fa
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Italia v Samoa, la Nazionale torna a Genova per la sfida che chiude il novembre internazionale

Lo Stadio “Luigi Ferraris” di Genova tornerà ad ospitare la Nazionale Italiana Rugby sabato 22 novembre, quando gli Azzurri di Gonzalo Quesada concluderanno la finestra internazionale delle Quilter Nations Series sfidando sul prato del capoluogo ligure le isole Samoa, in prime time alle ore 21.10 in simulcast Sky Sport/Rai2. 

 L’impianto genovese sarà teatro del test conclusivo dell’autunno internazionale della Nazionale un anno dopo la vittoria interna colta dall’Italrugby sulla Georgia e dopo i due appuntamenti in calendario l’8 novembre a Udine contro l’Australia e il 15 novembre all’Allianz Stadium di Torino contro il Sudafrica, Campione del Mondo in carica.

 A due mesi dal calcio d’inizio della sfida del “Ferraris”, un altro impianto simbolo del capoluogo genovese - il Palasport - ha ospitato in occasione della seconda giornata del Salone Nautico, venerdì 19 settembre, il lancio ufficiale di Italia v Samoa, i cui biglietti sono già in vendita su federugby.ticketone.it

Paolo Vaccari, Vice Presidente Vicario della Federazione Italiana Rugby ed ex Azzurro della Nazionale negli Anni ’90 e 2000, ha dichiarato: “Ho avuto il privilegio di giocare a Genova nel 2002, contro l’Australia: per un giocatore, pochi stadi sanno trasmettere il calore e l’entusiasmo del pubblico come il Ferraris. Siamo felici di proseguire nella collaborazione triennale con il Comune di Genova e con Regione Liguria, due partner istituzionali che sapranno sostenerci nella promozione di un incontro che, dopo aver affrontato la prima e la settima squadra del ranking mondiale, gli Azzurri di Quesada vorranno vincere a ogni costo per approcciare il Guinness Sei Nazioni 2026 nel migliore dei modi. Le Quilter Nations Series sono un momento strategico della stagione per la Federazione Italiana Rugby e, dopo il successo di pubblico e di incassi registrato con l'edizione 2024, non vediamo l'ora di tornare a Udine, Torino e Genova per regalare al nostro pubblico tre grandi appuntamenti, proseguendo nel contempo nel nostro impegno di divulgazione e ampliamento della fanbase e dei nostri tesserati, fondamentale per la crescita dell'intero sistema-rugby nel nostro Paese”. 
 Silvia Salis, Sindaca di Genova, ha dichiarato: “Il legame tra Genova e la Nazionale maschile di rugby è profondo, e non molti sanno che proprio la nostra città nel 1929 ospitò il primo raduno e i primi allenamenti degli Azzurri che, da lì a pochi giorni, si sarebbero imbarcati per Barcellona per il loro debutto internazionale contro la Spagna. 
Quasi un secolo più tardi, quel rapporto che negli anni si è rafforzato test-match dopo test-match, con alcune sfide indimenticabili come quelle del 2000 con gli All Blacks neozelandesi e del 2022 contro i Campioni del Mondo del Sudafrica, porterà al “Ferraris” un’altra nazionale simbolo del panorama rugbistico globale, quella samoana. 
Come amministrazione siamo felici di proseguire nel solco di una tradizione che ha avuto in Marco Bollesan, Agostino Puppo, Paolo Ricchebono e Tommaso Castello e nel Prof. Vincenzo Ieracitano alcuni tra i suoi più illustri rappresentanti accogliendo gli Azzurri di Gonzalo Quesada e la Nazionale di Samoa e di continuare a lavorare insieme alla Federazione Italiana Rugby sui grandi eventi internazionali così come sulla valorizzazione e la promozione del gioco di base, il cui sviluppo deve necessariamente passare anche per la riqualificazione dello Stadio Carlini-Bollesan, al quale la nostra amministrazione si è impegnata a dare nuova vita nel corso di questo mandato”.  

 Simona Ferro, Assessore allo Sport di Regione Liguria, ha detto: “Siamo orgogliosi di ospitare a Genova una partita di altissimo livello come Italia-Samoa, che conferma il ruolo della nostra Liguria come protagonista nel panorama del rugby nazionale e internazionale. Lo sport è uno straordinario veicolo di emozioni e valori, e grazie al sostegno della Regione Liguria possiamo offrire agli appassionati e alle famiglie un evento che unisce spettacolo, territorio e comunità. Continueremo a investire nello sport e a promuovere collaborazioni con la Federazione Italiana Rugby, convinti che eventi di eccellenza come questo siano fondamentali per la crescita della disciplina e per il rafforzamento dell’identità sportiva della nostra regione”.
19 Settembre 2025 - 3 giorni fa
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ClubHouse – il rugby oltre il rugby

Verona e Rovigo: dove il rugby incontra la comunità Nel rugby, c’è un tempo che non è regolato dal cronometro. È quello che arriva dopo la fatica, dopo il sudore, dopo il fischio finale. Un tempo fatto di parole, strette di mano, birre condivise e piatti fumanti. Quel tempo ha una casa, e si chiama clubhouse. Lo abbiamo raccontato con Calvisano e Viadana, due città che hanno vissuto da protagoniste il World Rugby U20 Championship 2025, e dove la clubhouse è molto più di un locale: è un luogo della memoria, dell’identità e della relazione. Ma lo stesso spirito vive anche a Verona e a Rovigo, le altre due sedi del Mondiale. Due realtà diverse, con storie e stili propri, ma unite dalla stessa idea: che il rugby, prima ancora che uno sport, sia un modo di stare insieme. VERONA RUGBY La casa di tutte le anime del club Il rugby a Verona si è ritagliato, negli ultimi anni, uno spazio sempre più importante. E la Clubhouse ne è stata il baricentro, fin dal primo giorno. Leonardo Quintieri, atleta e allenatore, ne conserva un ricordo nitido: «Il mio primo contatto con la Clubhouse è legato all’esordio in TOP12: la vittoria in casa contro la Lazio, lo stadio pieno, l’inaugurazione dell’impianto… È stato un impatto bellissimo». A Verona, la Clubhouse non è solo il cuore pulsante della prima squadra, ma è anche un ponte tra tutte le anime del club: mini rugby, Under, Accademia, staff, genitori e tifosi. Un luogo che segna il tempo che passa, ma anche quello che si costruisce insieme. «Ogni anno – racconta Quintieri – presentiamo qui tutte le squadre, è un momento simbolico, che unisce tutto il club. È importante che i ragazzi imparino il valore del terzo tempo e della Clubhouse, anche perché è lì che si creano i legami più duraturi, quelli che vanno oltre il campo». Il rugby, a Verona, si vive anche nella ritualità di ciò che accade dopo la partita: mangiare con gli avversari, ridere con i compagni, rivedere l’azione più bella o la meta mancata davanti a un piatto di pasta. «Anche chi non conosce il rugby sa che il terzo tempo è sacro. È un momento che ti insegna a stare insieme e a conoscere l’altro, anche se un attimo prima ti stava placcando». E in questo, la Clubhouse diventa molto più di un semplice locale: è la palestra sociale in cui si allenano lo spirito di gruppo e la cultura del rispetto. A ogni età. FEMI CZ-ROVIGO La Clubhouse come rito, famiglia e memoria Se Verona è la casa costruita sul futuro, Rovigo è quella fondata sulla storia. Qui il rugby è identità territoriale, rito collettivo, orgoglio condiviso. E la Clubhouse è il punto d’incontro di tutto questo. Perché, come dice Fabrizio Aggio, ex giocatore, volontario e tifoso da sempre: «La Clubhouse è nata nel 1990-91. Avevo sei anni. Da allora è il punto focale del campo. Qui a Rovigo, dove il rugby è una cosa seria, ci si ritrova sempre: per la birra, per la musica, per le foto, per stare insieme». La struttura ha visto passare generazioni di giocatori, tifosi e campioni: «Avevo 9 anni – ricorda Fabrizio – il pallone era finito sul tetto della Clubhouse. AJ Venter, il flanker degli Springboks che allora giocava a Rovigo, mi ha preso in braccio e me lo ha fatto recuperare. Una scena da film!». Ma la vera forza della Clubhouse rodigina è nella costanza. Chi la frequenta, giorno dopo giorno, diventa parte di una famiglia. Non è il rapporto classico tra cliente e gestore, è qualcosa di più: «Quando ti alleni quattro giorni a settimana, le persone che lavorano lì diventano amici, confidenti, quasi educatori – conclude Aggio – Fausto, che oggi la gestisce, per me è come un fratello maggiore». È questo senso di appartenenza che rende la Clubhouse di Rovigo un punto di riferimento per tutti, un luogo dove la squadra si ritrova anche fuori dagli schemi e dalle formazioni. Dove si festeggia, si discute, si ride e ci si consola. Il rugby si gioca anche qui Nel corso del World Rugby U20 Championship, Verona e Rovigo hanno ospitato alcune delle sfide più belle e intense del torneo. Ma fuori dal campo, si è giocata un’altra partita – silenziosa, quotidiana, autentica – nelle loro Clubhouse. Luoghi in cui non serve una palla ovale per sentirsi parte di qualcosa. Dove si accorciano le distanze, si allungano le serate, e si cementano legami che resistono alle stagioni e alle categorie. Storie di Clubhouse non finisce qui. Ma ogni volta che si alza un bicchiere, che si passa una teglia di lasagne, o che si racconta una meta davanti a un panino caldo, si aggiunge un nuovo capitolo. Che sia a Calvisano, Viadana, Verona o Rovigo, il rugby italiano ha trovato – e continua a trovare – il suo cuore lì. Lì dove si mangia, si beve, si ride. E si vive insieme.

dalla base | 19/09/2025

Italrugby, due mesi alla sfida contro il Sudafrica a Torino

Il grande Rugby torna a Torino con gli Azzurri che affrontano i Campioni del Mondo in carica Torino – La città di Torino è pronta ad accogliere nuovamente il grande Rugby Internazionale. Mancano due mesi esatti al ritorno della Nazionale Italiana Maschile nella città della Mole che negli ultimi anni è diventata uno dei palcoscenici più importanti nell’ospitare eventi sportivi di livello mondiale. Gli Azzurri guidati da Gonzalo Quesada saranno nuovamente protagonisti sul campo dell’Allianz Stadium di Torino sabato 15 novembre alle 13.30 per affrontare il Sudafrica nel secondo dei tre Test Match in calendario nella finestra internazionale di novembre delle Quilter Nations Series. L’appuntamento porterà nella città piemontese i Campioni del Mondo in carica pronti a sfidare gli Azzurri in un confronto di altissimo livello tecnico e sportivo. Per l’Italia sarà una prova di grande prestigio e una nuova occasione – la terza quest’anno dopo i due Test Match giocati a Pretoria e Port Elizabeth nello scorso Tour Estivo – per misurarsi con una delle nazionali più forti e blasonate della storia del rugby. Lo stadio – casa della Juventus – tornerà ad essere un palcoscenico dedicato al mondo della palla ovale a un anno di distanza dalla prima volta assoluta quando nel novembre 2024 l’Italia ha affrontato gli All Blacks nell’ultimo match dell’anno, regalando un evento da tutto esaurito e uno straordinario spot per il Gioco a livello italiano e mondiale. Sarà il confronto numero diciannove tra la squadra guidata da Gonzalo Quesada e quella di Rassie Erasmus, il nono in Italia e il primo a Torino a trenta anni esatti di distanza dal primo confronto avvenuto a Roma il 12 novembre del 1995 quando gli Azzurri allo Stadio Olimpico affrontarono il Sudafrica, fresco del primo successo iridato che avrebbe contribuito radicalmente al processo di transizione democratica della rainbow nations, raccontato anche nel film di Clint Eastwood “Invictus”. Un primo anticipo del ritorno del rugby all’Allianz è previsto nella giornata di martedì 16 settembre quando l’azzurro Manuel Zuliani, tifoso juventino, sarà ospite nel pre-partita dell’esordio della Juventus in Champions League nel match valido per la prima giornata contro i tedeschi del Borussia Dortmund. I biglietti per la partita dell’Italia contro il Sudafrica sono disponibili su federugby.ticketone.it.  Qui di seguito la tabella dei prezzi: Italia v Sudafrica – Torino, 15 novembre – ore 13.40Settore Ovest 1 – da 69€Settore Est 1 – da 59€Settore Ovest 2 – da 54€Settore Est 2 e Settore Sud 1 da 39€Settore Nord 1 e Settore Sud 2 da 35€Settore Nord 2 da 32€

Italia | 15/09/2025

ClubHouse – il rugby oltre il rugby

La prima tappa del nostro viaggio nelle ClubHouse italiane: Rugby Calvisano e Rugby Viadana 1970 C’è un luogo, nel rugby, dove il gioco non finisce al fischio dell’arbitro. Dove la fatica si scioglie in una birra, i racconti si allungano fino a notte fonda e i ricordi trovano pareti su cui appendersi. Quel luogo si chiama clubhouse. Non è solo un ristorante, non è solo un bar. È un punto di ritrovo, una seconda casa, un pezzo di memoria collettiva. Ed è anche il cuore vivo e accogliente di ogni comunità ovale.Nel corso del World Rugby U20 Championship 2025, interamente disputato in Italia, quattro città hanno fatto da teatro al torneo e ai suoi protagonisti: Calvisano, Viadana, Rovigo e Verona. E in ognuna di queste, la clubhouse ha avuto un ruolo chiave non solo per accogliere squadre, tifosi e staff, ma per rappresentare l’anima stessa del rugby italiano.Iniziamo questo viaggio proprio da Calvisano e Viadana, due luoghi dove il terzo tempo dura tutto l’anno e dove la Clubhouse non è un contorno, ma parte del piatto principale. RUGBY CALVISANO – La clubhouse come eredità e missioneA Calvisano, la clubhouse è più di un edificio: è la continuazione naturale del campo da gioco. Una struttura cresciuta negli anni grazie alla passione e al lavoro volontario di chi il rugby l’ha vissuto e continua a restituirlo. Come Daniele Davo, 27 anni da giocatore giallonero, un passato da nazionale e un presente da punto di riferimento per tutti:“Il rugby mi ha salvato – racconta – e ora sento il dovere di restituire. Dopo la morte di Alfredo Gavazzi mi ero un po’ allontanato, ma quando i ragazzi mi hanno chiesto di tornare a dare una mano, non ho potuto dire di no”.La clubhouse di Calvisano è aperta a tutti, non solo a chi gioca. Il venerdì sera c’è un menù fisso per chiunque voglia unirsi alla cena della squadra. È un modo per coinvolgere il paese, per tenere vivo un legame profondo.“È un luogo dove si sta assieme, dove si ritrovano vecchi compagni di squadra, dove si torna indietro con la memoria – dice Marco Gavazzi, cresciuto nel club fin da bambino – Abbiamo cambiato l’impostazione negli ultimi anni, grazie anche alla presenza stabile di Diana Appiani che gestisce tutto con grande professionalità”.La Clubhouse è nata dalla “festa della birra” che per anni ha animato le estati calvine: dai proventi di quella manifestazione è stata costruita la cucina, il bar, l’intera struttura. Un investimento sociale e affettivo, che ha dato vita a un luogo in cui ogni generazione trasmette qualcosa alla successiva.“Chi ha giocato – prosegue Marco Gavazzi – poi aiuta a portare avanti la Clubhouse. È un passaggio di testimone. Quando vinci uno scudetto, come nel 2005 o negli anni successivi, la festa non è in centro o altrove. È qui, in casa tua, dove tutto è cominciato”.E i ricordi sono tanti, a Calvisano. Dal celebre scudetto del 2005 festeggiato per tre giorni senza dormire, agli appuntamenti futuri, come l’intitolazione del campo ad Alfredo Gavazzi, prevista per settembre, in occasione del ventennale di quel trionfo. RUGBY VIADANA 1970 – Dove ogni giorno è un terzo tempoA Viadana, la Clubhouse ha un nome che è già una storia: “1.3”, come i numeri di maglia di Riccardo e Mattia Cagna, fratelli, ex piloni, oggi gestori del cuore culinario e sociale del Rugby Viadana.“Siamo aperti tutti i giorni – racconta Riccardo – per i giocatori e per la comunità. Dopo l’allenamento si mangia qui, si scherza, si sta insieme. La Clubhouse è la casa del rugby, e in un posto come Viadana, dove il rugby è una religione, è un punto di ritrovo quotidiano”.Non solo nei giorni di partita: pizzate infrasettimanali, terzi tempi post trasferta, serate di festa che iniziano all’imbrunire e finiscono col sole che sorge. Una decina di persone ci lavora stabilmente, ma la Clubhouse è anche viva grazie ai tifosi, ai gruppi storici come i Miclas e ai nuovi come i River Boys. Tutti uniti da una stessa passione.Massimo “Ska” Catalano, team manager del club, è una delle anime storiche del Viadana. Ex giocatore, ex allenatore, da anni anima organizzativa e memoria vivente del club:“La Clubhouse racconta la storia della società – dice “Ska” indicando le maglie e le foto alle pareti – È nata perché dopo le partite non si sapeva dove andare. Oggi è il nostro punto di riferimento. Abbiamo cambiato il bancone, ampliato gli spazi, e vissuto serate indimenticabili”.Come quella volta in cui un papà australiano, forse troppo allegro, si tuffò a volo d’angelo su una fila di tavoli dopo averli cosparsi d’acqua. O le feste con DJ fino all’alba, e il rituale non scritto del giocatore che balla in abbigliamento non particolarmente “consono” sul tavolo – il cui nome resta top secret “perché fa ancora l’allenatore…”.A Viadana, la Clubhouse è dove si tifa, si mangia, si cresce e si trasmette il senso profondo di una comunità. Il rugby non finisce al fischio finaleIn un torneo come il Mondiale Under 20, le luci dei riflettori si accendono sul campo, ma le storie più calde si raccontano nei luoghi come questi. Dove si mescolano dialetti e accenti, sorrisi e sudore. Le clubhouse di Calvisano e Viadana non sono solo strutture. Sono identità, sono memoria, sono futuro.Sono rugby, fuori dal campo.E presto il nostro viaggio continuerà: con le storie, le voci e le tradizioni delle Clubhouse di Rovigo e Verona. Perché il rugby italiano, prima di tutto, è una comunità che sa ritrovarsi attorno a un tavolo.

dalla base | 10/09/2025

Italia U18 v Irlanda U18 Maschile a Cosenza, il rugby internazionale torna al Sud

La Nazionale Italiana Maschile U18 affronterà i pari età dell’Irlanda sabato 1 novembre allo Stadio “Macrì” di Cosenza, riportando un test-match nel Sud Italia sei anni dopo il pareggio tra Italia e Galles nella sfida del Sei Nazioni Femminile disputata a Lecce nella primavera del 2019. La sfida che segnerà il debutto di Alessandro Lodi sulla panchina degli Azzurrini è stata ufficializzata dalla Federazione Italiana Rugby nel corso di una serie di riunioni con i territori che hanno visto i rappresentanti del Consiglio Federale presieduto da Andrea Duodo incontrare le realtà locali in una serie di momenti di aggiornamento e di ascolto in vista dell’avvio della Stagione Sportiva 2025/26. Andrea Duodo, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha dichiarato: “Il rilancio del nostro movimento nel meridione costituisce, per nostra amministrazione, una delle aree d’intervento più sensibile e più strategica per la crescita del sistema-rugby in Italia. Mentre, insieme ai Presidenti di Comitati, continuiamo con la nostra Commissione Sud ad operare per garantire il pieno supporto ai nostri Club del territorio, impegnati nel dare continuità e sviluppo al movimento, non possiamo prescindere dal creare momenti di aggregazione e comunicazione che diano visibilità al nostro sport ed entusiasmo alla nostra base.L’amore che tutti noi condividiamo per la maglia azzurra è un indiscusso elemento aggregativo e non vediamo l’ora di lavorare con la delegazione calabrese e le nostre affiliate locali per offrire un grande pomeriggio di sport e divertimento, capace di generare attenzione e entusiasmo verso il nostro sport. Accendiamo un riflettore sul Gioco attraverso un evento internazionale senza perdere di vista, insieme ai Comitati e ai Club dell’Area, la necessità di continuare il lavoro avviato per assicurare infrastrutture adeguate e strumenti di formazione e partecipazione, essenziali per ridare al nostro sport la solidità e la profondità necessarie anche in aree del Paese troppo a lungo trascurate”.

 Gabriele Gargano, Presidente della Commissione Sud, ha commentato: “Abbiamo posto il rilancio del rugby nel Sud del Paese come uno dei punti cardine del nostro progetto quadriennale e siamo consapevoli di come questo obiettivo passi dalla capacità di garantire impianti, formazione e supporto concreto alle Società del territorio. Ma lo sport vive anche di entusiasmo e momenti simbolici: mi piace pensare che il ritorno dell’azzurro al di sotto del Lazio, dopo tanti anni, sia uno di questi”.

Italia U18 | 08/09/2025

RWC 2025: l’Italia chiude con una bella vittoria. Brasile battuto 64-3

L’Italia batte il Brasile 64-3 e chiude con una bella vittoria la sua avventura alla Rugby World Cup 2025: non è stato il Mondiale che le Azzurre si aspettavano, ma a Northampton arriva comunque un successo importante per il morale e per il futuro, con ben 12 mete segnate alle Yaras e una prestazione di livello anche da parte delle ragazze lanciate da Roselli in occasione di questo match. Le Azzurre vanno a segno con due triplette di Ostuni Minuzzi e Granzotto e una doppietta di Buso, con le altre mete firmate da Mannini, Fedrighi, Corradini e Stefan. Per il Brasile a segno Kochhann con un piazzato in apertura di partita. Player of the match per Isabella Locatelli, autrice di un’ottima prestazione. La cronaca di Italia-Brasile Il Brasile parte forte: lunga serie di cariche con Pamela Santos tra le più attive e primo calcio di punizione guadagnato, ma l’Italia è brava sporcare la rimessa laterale brasiliana e a vanificare la prima azione delle Yaras. Un gran placcaggio di Nicolau consente a Coimbra di conquistare un tenuto che riporta il Brasile in attacco: arriva un altro calcio di punizione all’interno dei 22 e stavolta le sudamericane vanno per i pali con Kochhann per il 3-0. L’Italia reagisce con una bella accelerazione: Ostuni Minuzzi attacca la la linea e si porta dietro tre avversarie, poi sul placcaggio le brasiliane non rotolano via e regalano il primo calcio di punizione per le Azzurre, che però non sfruttano la prima opportunità. Al 13′ però la meta arriva: grande imbucata di Isabella Locatelli, che va via in mezzo a tre avversarie e poi ricicla bene per Mannini, che finalizza e marca la sua prima meta in Nazionale. Granzotto colpisce il palo sulla trasformazione: 5-3. La squadra di Roselli accelera il ritmo e mette in grande difficoltà il Brasile. Bella serie di offload con Vecchini e Seye che danno continuità all’azione, la linea difensiva delle Yaras è in ritardo e concede un fuorigioco. Madia trova la rimessa ai 5 metri, Frangipani vince la touche e innesca la serie di cariche delle Azzurre e Fedrighi finalizza per il 10-3. L’Italia spinge ancora ed esce dai 22 con Locatelli che arriva fino a metà campo, poi Seye trova un bell’intervallo per la corsa di Frangipani. La seconda linea di Villorba supera Kochhann con una finta e viene placcata solo nei 22 brasiliani, poi Bitonci e Madia allargano subito per Granzotto che marca la terza meta, 15-3. Al 23′ arriva anche la meta del bonus: la segna Vittoria Ostuni Minuzzi con una grande cavalcata in bandierina. Ostuni Minuzzi si ripete un minuto dopo: grande azione alla mano delle trequarti azzurra, Fedrighi apre lo spazio e poi serve Locatelli, bel passaggio per la numero 15 azzurra che firma il 25-3. Al 35′ viene annullata una meta al Brasile: Barth aveva intercettato un pallone non controllato da Corradini, ma lo aveva fatto toccandolo in avanti prima di riprenderlo. Le Yaras spingono nel finale di primo tempo ma non trovano spazi contro un’ottima difesa azzurra, e alla fine la meta la segna proprio la squadra di Roselli con l’intercetto di Francesca Granzotto, brava a leggere un passaggio troppo prevedibile di Larissa Carvalho. Il primo tempo si chiude sul 30-3 per l’Italia. Il secondo tempo comincia a ritmi più bassi, poi l’Italia alza l’intensità del match e torna a rendersi pericolosa: bell’azione da mischia della squadra di Roselli con Madia che apre al largo per la corsa di Muzzo. Seguono delle belle percussioni delle avanti con Pilani che arriva corta, poi Bitonci apre su Mannini, sostegno di Corradini che trova lo spazio per marcare la prima meta della sua carriera in azzurro. Bitonci trasforma per il 37-3. Al 60′ la grande pressione delle Azzurre nei 22 brasiliani porta a recupero palla di Turani, Corradini segue l’azione e poi serve Ostuni Minuzzi al largo, che batte in velocità Barth e segna l’ottava meta dell’Italia. Un ottimo recupero di Locatelli disinnesca la reazione brasiliana: le Yaras cercano insistentemente la meta ma la difesa della squadra di Roselli è sempre avanzante. Negli ultimi 10 minuti il Brasile resta in 14 a causa dell’infortunio di Kochhann. Al 72′ Stefan gioca velocemente un calcio di punizione e Stevanin innesca ancora la solita corsa di Ostuni Minuzzi che porta le Azzurre nei 22. Veronese arriva corta, ma sull’azione successiva Stevanin si inventa uno strepitoso offload da terra per la corsa di Buso, che firma il 47-3. Nel corso dell’azione c’è anche un fallo di Prioste su Ranuccini, che costa il giallo alla prima linea brasiliana. Al 75′ Gaia Buso si concede anche la doppietta personale con una bella corsa in bandierina dopo un bellissimo passaggio di Mannini. Nel finale Ostuni Minuzzi con un bel calcetto innesca la corsa di Granzotto: la trequarti di Exeter riesce ad anticipare Tenorio, recupera il pallone e schiaccia la meta numero 11 per le Azzurre, trovando poi anche la trasformazione per il 59-3. A tempo scaduto arriva anche la meta di Sofia Stefan dopo una bella azione di Turani e Locatelli per il 64-3 con cui si chiude il match. Northampton, Franklin’s Garden, 7 settembre 2025Rugby World Cup – III giornataItalia v Brasile 64-3 (30-3)Marcatrici: p.t 8’ cp. Kochhann (0-3); 13’ m. Mannini (5-3); 18’ m. Fedrighi (10-3); 20’ m. Granzotto (15-3); 23’ m. Ostuni Minuzzi (20-3); 25’ m. Ostuni Minuzzi (25-3); 41’ m. Granzotto (30-3 s.t 9’m. Corradini tr. Bitonci (37-3); 20’ m. Ostuni Minuzzi (42-3), 33′ m. Buso (47-3), 36′ m. Buso (52-3), 38′ m. Granzotto tr. Granzotto (59-3), 40′ m. Stefan (64-3) Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo (10’st Buso), Corradini, Mannini, Granzotto; Madia (21’st Stevanin), Bitonci (25’st Stefan); Giordano (Cap), Locatelli, Sgorbini (10’st Ranuccini); Fedrighi (15’st Veronese), Frangipani; Seye (40’pt. Pilani), Vecchini (2’st Gurioli), Maris (4’st Turani)all. Fabio RoselliBrasile: Tenório; Barth, Fioravanti (8’st Santini), Nicolau, Silva; Kochhann, Bednarski (8’st Silva); C.Carvalho (temp 21-34’ pt. Medeiros), L. Carvalho (21’st Medeiros), Henwood; Dakar (1’st Cruz), Coimbra (Cap, 21’st Santana); Santos (1’st Prioste), Leni (21’st Mamede), Barros (8’st Saccomanno)all. Emiliano Caffera Arb: Maggie Cogger-Orr (NZRU)assistenti: Ella Goldsmith (RA); Maria Heitor (POR)TMO: Andrew McMenemy (SRU)Cartellini: giallo a Prioste 34′ s.t. (BRA) Calciatrici: Kochhann (1/1); Granzotto (1/4); Bitonci (1/8)Player of the Match: Isabella Locatelli (Italia)Punti assegnati: Italia 5; Brasile 0Note: Pomeriggio caldo, Sofia Stefan (101 caps) diventa la seconda Azzurra più presente della storia,

Italia Femminile | 07/09/2025

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Istituito il Fondo “Dote per la famiglia”

Il Dipartimento per lo Sport ha stanziato un fondo da 30 milioni di euro per il 2025, dedicato a incentivare l’attività motoria e uno stile di vita sano: con il FONDO DOTE FAMIGLIA viene garantito ai minori in condizioni non agiate l’accesso alla pratica sportiva, supportando le ASD, SSD, ETS e ONLUS di ambito sportivo con un contributo fino a 300 € per beneficiario. Un’opportunità concreta per sostenere il mondo dello sport e le famiglie, promuovendo il benessere dei ragazzi attraverso lo sport e le attività ricreative. L’intervento si sviluppa in due fasi: 1. Raccolta delle adesioniASD, SSD, ETS e ONLUS di ambito sportivo che operano sul territorio e che offrono corsi sportivi o attività ricreative possono segnalare la propria disponibilità. I corsi devono svolgersi almeno due volte a settimana e avere una durata minima di almeno sei mesi. Il costo potrà superare il contributo previsto, prevedendo una quota a carico dei partecipanti. La piattaforma per la presentazione delle domande sarà attiva dalle ore 12:00 del 29 luglio e fino alle ore 12:00 dell’8 settembre 2025, al link: https://avvisibandi.sport.governo.it Possono partecipare le ASD e SSD regolarmente iscritte al Registro Nazionale delle attività Sportive Dilettantistiche alla data di emanazione del decreto attuativo, nonché gli Enti del Terzo settore iscritti al Registro Unico del Terzo Settore e le ONLUS iscritte all’apposita anagrafe dell’Agenzia delle Entrate. In questa fase non sono previste graduatorie o altri criteri di ammissione; pertanto, saranno validamente ricevute tutte le manifestazioni correttamente compilate ed inviate nel rispetto dei requisiti di cui al Dpcm 15 luglio 2025. Per supporto tecnico: supporto.avvisibandi@coninet.it Per informazioni sul bando: programmazionesport@governo.it (indicare nell’oggetto: “FONDO DOTE FAMIGLIA”). 2. Presentazione delle domande da parte delle famiglieAl termine della prima fase sarà pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento per lo Sport (www.sport.governo.it) l’elenco dei corsi disponibili con dettagli su posti, costi, date e sedi. Le famiglie con minori tra 6 e 14 anni e ISEE inferiore a 15.000 € potranno richiedere il contributo, che sarà assegnato in ordine di domanda fino a esaurimento fondi. Ogni nucleo familiare potrà ricevere il contributo per un massimo di due figli. I beneficiari, tramite chi ha in carico i minori, dovranno rispondere all’apposito avviso pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo Sport – trasmettendo la propria candidatura, esclusivamente attraverso la piattaforma dedicata, inserendo:  a) dati anagrafici del minore e del soggetto che ha fiscalmente a carico il minore;  b) autocertificazione dell’indicatore ISEE minorenni in corso di validità;  c) dichiarazione con la quale il soggetto che ha fiscalmente a carico il minore dichiara di non essersi avvalso e, nel caso di concessione del contributo, di non volersi avvalere di altre agevolazioni fiscali o contributi per la medesima prestazione. d) documento di identità del sottoscrittore.

FIR Informa | 04/08/2025

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